Carissimi
lettori,
abbiamo celebrato con immensa gioia il 15 settembre scorso,
festa liturgica della Madonna Addolorata, il lietissimo evento
del 30° anniversario della proclamazione della Madonna
di Castelpetroso, quale Patrona del Molise. In unione al nostro
amatissimo vescovo, Sua Ecc. mons. Armando Dini, desidero
farvi parte dei miei sentimenti di profonda gratitudine verso
la Madonna, Madre di Dio e Madre nostra, per averci donato
il Redentore e per essersi immolata misticamente con Lui sul
Calvario, dove ci ha generosamente accolto nel numero dei
suoi figli, nella persona di san Giovanni. Come Sua Eccellenza
ha magnificamente espresso nella sua omelia, dobbiamo esserle
grati per aver pensato secondo Dio e non secondo gli uomini,
aderendo pienamente al disegno divino, condividendo col Figlio
suo quel momento di massimo dolore ed amore. Un secondo «Grazie!»
le va poi rivolto per aver scelto il suolo molisano, quale
luogo delle sue celesti apparizioni in quel 22 marzo 1888:
mistero del suo materno amore di predilezione per questa terra
e questo popolo! Apparendo quel dì a Castelpetroso,
come Vergine Addolorata, ha voluto ricordare ai suoi figli
con quale amore ci ha amati: il più grande possibile
da un’umana creatura. Ed è di questo amore «più
grande» che dobbiamo chiederle d’insegnarci ad
amarla per essere suoi veri figli, come ci esorta padre Pio
M. Steman nel suo articolo. Innamorarsi sempre più
di Maria, dunque, per amare più perfettamente Gesù.
Un ideale davvero sublime che i Santi hanno saputo vivere
in pienezza. Tra essi Madre Teresa di Calcutta, Fondatrice
dei Missionari della Carità, proclamata beata il 19
ottobre scorso, Giornata Mondiale per le Missioni, dal Santo
Padre Giovanni Paolo II, di cui riportiamo qualche breve spunto
tratto dall’omelia della sua beatificazione. Ella ha
saputo essere un «segno dell’amore di Dio, della
presenza di Dio, della compassione di Dio», specialmente
tra i «più poveri tra i poveri».
L’amore a Maria Santissima, Madre e Corredentrice, è
stato un leit-motiv dell’esperienza spirituale del venerabile
padre Gabriele M. Allegra, insigne missionario e biblista,
che ha saputo apportare un notevole contributo alle dottrine
mariane della Mediazione e della Corredenzione, come potrete
constatare a pagina 5. è un numero tutto dedicato alla
nostra Mammina Immacolata, di cui ricorre la solennità
l’8 dicembre. Quest’anno si celebra anche il 750°
Anniversario della proclamazione del dogma (1854). Ci soffermiamo
poi sull’aspetto della definizione dogmatica dell’Immacolato
Concepimento di Maria e l’obiezione del falso ecumenismo
(pagina 19). Inoltre, parleremo di Lei, quale Stella dell’Evangelizzazione
(pagina 16), modello di tutti i missionari, ben sapendo che
la Madonna, nell’episodio della Visitazione, è
stata la prima missionaria, portatrice della Grazia, ancora
racchiusa nel suo grembo.
L’approssimarsi
delle festività natalizie c’invita ad accostarci
a quest’ineffabile mistero, mettendoci alla scuola dell’Immacolata,
prendendola per modello, «Contemplando Gesù con
gli occhi di Maria», per meglio disporre il nostro cuore
ad accogliere il Salvatore, come emerge dalle meditazioni
sul Natale (pagine 10-15). Concludo col proporvi, come di
consueto, una sintesi degli eventi del nostro Santuario, cogliendo
anche l’occasione per porgervi i miei più sentiti
e vivi auguri per un Santo e felice Natale.
In
Corde Matris
Il Rettore
Padre Bernardino M. Abate
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