Grazie
Madre Addolorata!
di Sua Ecc.za Mons. Armando Dini
Innanzitutto
grazie a Maria, che ai piedi della Croce ha condiviso
i sentimenti, l’offerta che il Figlio suo Gesù,
il Figlio di Dio, stava facendo di sé al Padre.
Voi mamme qui presenti, più di me potete valutare
quanto siano stati grandi la fede e l’amore
di Maria, per regalare il proprio Figlio per la salvezza
del mondo. Grazie, Maria, per questo amore che ha
saputo superare ogni istintiva possessività
materna per fare dono meraviglioso del tuo Figlio.
Tu, che già all’Annunciazione, col tuo
«sì», eri entrata nei disegni del
Signore, accettando di diventare la Mamma del Messia,
ai piedi della Croce, nell’ora per eccellenza
della salvezza, hai compiuto fino in fondo il tuo
dono. Quando il tuo Figlio, dalla Croce indica a Giovanni
te come Mamma e a te Giovanni come figlio, il Signore
Gesù esplicita ciò che tu stai vivendo:
regalando il Figlio tuo innocente e santo per tutti
noi, né innocenti, né santi, ma peccatori,
hai compiuto un gesto meravigliosamente materno. Grazie
per aver amato tanto il Signore Gesù da condividerne
il meraviglioso piano d‘amore. Grazie, Maria,
perché hai pensato così, secondo Dio,
perché hai amato così, perché
ci hai accolto come figli in un momento di dolore
grandissimo, ma d’amore e di fede ancora più
grandi.
Un secondo grazie, Maria, perché hai scelto
questa terra per manifestare il tuo amore per noi.
Perché sei apparsa qui? Cosa ci vuoi dire?
Apparendo qui ti sei mostrata col volto sereno, anche
se pieno di dolore, mentre offrivi al Padre il Figlio
suo e Figlio tuo, morto. Cosa ci vuoi insegnare Maria?
Come espresse anche il Santo Padre Giovanni Paolo
II, giunto in questo luogo a pregare, pari dirci:
«avete questo tesoro infinito: amatelo, seguitelo,
ascoltatelo, fate la sua volontà. Gesù
ha dato la sua vita per voi: apprezzate questo dono,
cambiate la vostra vita, vivete nell’amore,
vivete il vostro Battesimo in pienezza, vivete la
vita eterna, la vita della grazia, la vita dello Spirito
in maniera profonda, sempre più ricca, bella
e piena di fede, d’amore, di speranza. Non abbattetevi
di fronte alle difficoltà: guardate in alto
come io guardo in alto. Offrite al Padre le vostre
sofferenze come io sto offrendo le mie. Abbiate coraggio,
così la vostra sofferenza diventa foriera di
vita eterna. Col mio aiuto saprete affrontare le difficoltà
e volgerle per il bene».
Stiamo celebrando trent’anni da quando (Paolo
VI) ti ha proclamata Patrona del Molise e noi abbiamo
fiducia nella parola del Papa. Sappiamo che se ami
tutti gli uomini, certamente sei nostra Patrona speciale
perché il Papa ci ha affidati particolarmente
alla tua protezione materna.
Concludiamo con una preghiera d’intercessione:
«O Maria, aiutaci a vivere come veri figli tuoi,
veri cristiani che resistono alle tentazioni del peccato.
Vogliamo essere figli tuoi, figli di Dio, degni del
suo amore per camminare nella via della onestà,
del rispetto reciproco, della giustizia, della lealtà.
Vogliamo trattarci come fratelli. Abbiamo bisogno
del tuo aiuto: ci poniamo sotto la tua protezione».
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